HOMOLOGIA | PUNTI DI VISTA DU30

Opinioni della giuria critica su
HOMOLOGIA
della compagnia Dispensa Barzotti

 

Homologia ti entra dentro l’anima in punta di piedi, in silenzio; ha l’odore di borotalco e il sapore di caramelle alla menta. Le azioni più insignificanti sono dilatate in un’immaginaria linea spazio-temporale come con una lente di ingrandimento. L’illusionismo, la magia del teatro, fa sì che gli oggetti si animino, che i corpi si spengano, allo stesso modo di un palloncino che si sgonfia di colpo e vola via. La maschera diventa il volto della vecchiaia, di una solitudine che, nell’aspettare la morte, ha ancora voglia di festeggiare.”
Sara Bonci, 25 anni, Arezzo

 

“Le maschere di Dispensa Barzotti, rese espressive da un utilizzo sperimentale e poco ortodosso, concorrono a comporre un quadro di densa leggiadria insieme a nutrite schiere d’oggetti d’uso quotidiano, trasfigurati in potenti simboli di solitudine grazie a ben condotti numeri di magia. Lo statagemma del teatro buio compone la scenografia dello spettacolo e ne favorisce la fruizione, avvicinandolo al contempo a stilemi più propriamente performativi i cui tempi richiederebbero però maggiore concisione nel ritmo narrativo. Il tema della vecchiaia convince e offre allo spettatore poche immagini nettamente definite e, forse, fin troppo definitive nella loro proposta d’interpretazione.”
Giulio Bellotto, 22 anni, Milano

 

“Uno studio antropologico ben costruito intorno alla condizione alienante e tormentata della senilità. Nelle tacite stanze della coscienza, i ricordi e le speranze infrante di questo eterno presente si intrecciano in un valzer onirico capace di lenire anche solo in parte, il terrore della solitudine previo della morte.”
Edoardo Borzi, 22 anni, Roma

 

“La vecchiaia affrontata da giovani interpreti under 30: una senilità non unicamente anagrafica, ma universale.
Dispensa Barzotti parte da un buio da cui sanno emergere maschere e magie di oggetti usuali, solitamente trascurati, che, qui, divengono fondamenta di una quotidianità cristallizzata.
L’eterna dialettica fra l’agire e ciò che è solo agito: il canto di una solitudine da colmare, un ritmo lento che sa disegnare una compagnia desiderabile, un senso nuovo della vita. Una rinascita.”
Clizia Riva, 30 anni, Reggio Emilia

 

“Il teatro non è sempre fatto di parole. Il silenzio è il suono della solitudine e il gracchiare della pubblicità l’unico conforto umano che spetta alla vecchiaia.
Magia, illusionismo e una straziante dolcezza.
Ecco Homologia.”
Imma Amitrano, 24 anni, Napoli

 

“Dispensa Barzotti porta in scena la magia del teatro, realizzando una fiaba dai toni onirici e delicati. Gli occhi e lo stupore dell’infanzia per indagare la vecchiaia. Opera esteticamente raffinata.
Laura Timpanaro, 30 anni, Milano.”

 

“Homologia è un ‘regalo’ che la compagnia Dispensa Barzotti porta in scena: dalla scatola impacchettata con carta lucida e fiocco colorato escono la meraviglia – sentimento straordinario e inatteso – e la magia che risiede nei piccoli gesti, negli oggetti, nelle piccole cose quotidiane. Una parabola sul tempo e una riflessione sul suo valore.”
Valentina Dall’Ara, 30 anni, Vicenza