Fuzz Orchestra + Jowjo

ven. 13 / 5 / 2016
ore 21.00
Fuzz Orchestra
ore 22.30
Jowjo

Fuzz Orchestra + Jowjo
in concerto

Fuzz Orchestra. Nato nel 2006, il gruppo pubblica l’album d’esordio nel marzo 2007, l’omonimo Fuzz Orchestra, edito da Wallace Records e Bar La Muerte. Il disco, lungo circa 30 minuti, è un concentrato di narrazioni di temi della storia italiana come la resistenza e lo stragismo affrontati attraverso musiche taglienti e istintive. Il gruppo, che si descrive con la frase “Black Sabbath meet Morricone meet Revolution”, ha tenuto concerti e partecipato a manifestazioni in Italia, Europa e Stati Uniti. Nel febbraio 2009 è stato pubblicato l’album Comunicato n°2.
Nell’estate 2011, al gruppo già composto da Luca Ciffo e Fabio Ferrario, si unisce il batterista Paolo Mongardi, componente degli Zeus! e dei Ronin ed ex Jennifer Gentle. Il 4 dicembre 2012 viene pubblicato il terzo disco Morire per la patria. A quest’ultimo lavoro hanno partecipato anche Enrico Gabrielli, Xabier Iriondo, Dario Ciffo e Edoardo Ricci.
Nel 2014 il gruppo partecipa alla riedizione dell’album “Hai paura del buio?” degli Afterhours, collaborando al rifacimento del brano “Questo pazzo mondo di tasse”.

Jowjo è un nickname. Dietro questo moniker c’è Sergio Carlini, già chitarrista e compositore nei Three Second Kiss. Jowjo ha a che fare con dita e corde. Corde di chitarra e di strumenti ad arco.
Dopo aver caratterizzato il suono dei TSK, una delle band più innovative del punk-rock Italiano a cavallo tra i ’90 e gli anni 2000 (tutt’ora in azione), dopo aver lavorato con Wide Records, Southern Records, Slowdime Records (distribuzione Dischord Rec.) ed oggi con la francese Africantape, dopo essere stato più volte in tour in Europa e Stati Uniti, dopo aver registrato due dischi con Steve Albini ed aver partecipato – prima band italiana – al festival inglese ATP nel 2002 – oggi Sergio Carlini ha deciso di dare voce, con questo lavoro, alla sua metà elettroacustica.
Minimalismo espressionista per sei corde, folk cameristico sporco e non trattato, primitive guitars e immaginarie soundtracks elettroacustiche, tra Penguin Cafè Orchestra ed i primi Gastr del Sol. Marce funeree per chitarra ed archi o tenui song senza tempo. Non filologico, mai uguale a sé stesso.

Nel programma di
Teatro Social Club
Stagione 2016

 

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