Recensione: “Una società fondata sul lavoro non sogna che la libertà”

Nella seconda serata della V edizione del Festival Direction Under 30, in un teatro gremito di pubblico, è andato in scena  Sempre domenica di Collettivo Controcanto, formazione dei Castelli Romani nata nel 2010 e vincitrice con questo spettacolo di In-Box 2017, rete di sostegno per la distribuzione del teatro emergente. Sotto la sobria e raffinata guida registica di Clara Sancricca, la compagine laziale concentra la propria ricerca scenica intorno alle tematiche inerenti al mondo del lavoro e lo fa adottando un approccio originale alla materia drammatica. A partire da una scrittura drammaturgica corale, nata dalla scrittura scenica degli attori in sala prove, prendono vita le storie di lavoratori precari che si intrecciano attraverso un montaggio di scene dal taglio fortemente cinematografico. I sei attori (Federico Cianciaruso, Fabio De Stefano, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero), sempre fermi sulle sei sedie disposte in fila nel proscenio, si “accendono” e si “spengono”, attraverso un abile scivolamento fra personaggi primari e secondari, facendo precipitare gli spettatori dentro le vite tormentate raccontate sulla scena: storie diverse, di persone di età, estrazione sociale e attività lavorative differenti, che hanno in comune l’impossibilità di poter uscire dalla propria condizione di immobilità lavorativa ed esistenziale.

Partecipiamo dunque al disagio di un meccanico, padre di famiglia che ambisce a trovare un nuovo lavoro per permettere alla propria famiglia una vita migliore; accogliamo il tormento di uno studente, che al culmine del proprio percorso di dottorato non vuole accettare la destinazione lavorativa a cui sembra destinato; rabbrividiamo alla rabbia di un giovane lavoratore in agitazione per la ridefinizione unilaterale del contratto di lavoro; abbracciamo l’insofferenza di un corriere che sogna di trasformare la propria casa in un B&B nonostante l’avversione di uno zio fortemente contrario all’idea di abbandonare il proprio posto fisso. La recitazione, fatta di ritmi serrati senza virtuosismi inutili, abbinata a una grande capacità di ascolto attoriale, restituisce la sensazione di una profonda intesa fra gli interpreti di cui tutto lo spettacolo beneficia; in questo senso, probabilmente, la circuitazione dello spettacolo ha permesso agli attori di rodare i meccanismi scenici fino a rendere Sempre Domenica una macchina drammatica in cui gli ingranaggi si muovono in armonia.

Oltre a questo, la forza primaria dello spettacolo risiede nella capacità della formazione laziale di narrare il disagio interiore dei lavoratori sospendendo ogni forma di giudizio e di lasciare all’osservatore la possibilità di stabilire un rapporto empatico totalmente libero con le dramatis personae. Una narrazione trasversale di dolore e alienazione, alleggerita da una vis comica – talvolta troppo ridanciana – derivante dall’utilizzo del dialetto romanesco, che mette in mostra la grande sensibilità umana, ancor prima che artistica, di Collettivo Controcanto – una delle realtà ospitate a Direction Under 30 che ci fa sperare in un futuro radioso per il teatro italiano.

 

Edoardo Borzi

Visto al Teatro Sociale di Gualtieri il 21.07.2018