Ahmen

TERRENI FERTILI FESTIVAL / DIRECTION UNDER 30 / TEATRO

Ahmen

TERRENI FERTILI FESTIVAL / DIRECTION UNDER 30 / TEATRO

Cromo Collettivo Artistico
Ahmen

Quando
domenica 20 luglio
ore 15.00

Dove
Teatro Sociale di Gualtieri

Durata
55 minuti

Prezzi
intero > 8 euro
under 30 > 5 euro

Carnet DU30
4 spettacoli > 20 € / 12 €
6 spettacoli > 30 € / 18 €

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Informazioni
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Terreni Fertili Festival
Direction Under 30 2025

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Ahmen è un giovane immigrato che tenta di ricongiungersi alla moglie lontana. Il mare che li divide è fatto di carte, documenti e marche da bollo.
Alle prese con una routine sfiancante, ambientata in un surreale autolavaggio e un ufficio immigrazione dove il tempo sembra essersi fermato, tra clienti incontentabili, operatori telefonici e burocrati sfuggenti, Ahmen si affida alla saggezza di un dio che si fa teschio che lo condurrà nell’antro del suo inconscio.

Il progetto Ahmen è nato traendo ispirazione dalla storia di Asim Javed. Arrivato in Italia dodici anni fa dal Pakistan, dal 2021 è ancora oggi alle prese con un intricato ed esasperante iter burocratico indispensabile per ricongiungersi alla moglie lontana.
L’immigrazione viene spesso narrata soltanto attraverso numeri e logiche securitarie, raramente si parla delle battaglie quotidiane di chi è già regolarmente inserito nel nostro sistema. Questo spettacolo vuole spostare lo sguardo proprio su questa dimensione, provando a raccontare la storia di chi, seppur in regola, deve lottare ogni giorno per il proprio diritto ad esistere.

In Ahmen l’odissea del protagonista non si svolge sul mare, ma tra scartoffie, documenti e marche da bollo: un labirinto amministrativo senza un’apparente via d’uscita. In scena pochi oggetti essenziali, evocano l’atmosfera evanescente di un sogno: una lavatrice sporca, un’insegna luminosa che recita APERTO, un plexiglass e un teschio di mucca che osserva la scena dall’alto, e poi proiezioni di un volto frammentato di donna, simbolo di un ricordo che nel tempo si fa sempre più rarefatto e lontano. Viene rappresentata così, attraverso un gioco apparentemente candido e ingenuo, l’asfissiante routine quotidiana del protagonista e la sua conseguente discesa negli inferi kafkiani della burocrazia e dell’incomunicabilità.

La storia di Ahmen si configura così come il viaggio di un eroe contemporaneo, guidato da una forza invisibile che lo spinge a proseguire nonostante le difficoltà.
Entrando in questa narrazione l’obiettivo non è tanto quello di provocare compassione verso l’oppresso, quanto piuttosto tentare di stimolare una riflessione sul ruolo che ognuno di noi ricopre in questa dinamica, sulla nostra parte di responsabilità.
Ci siamo chiesti: se ognuno di noi è parte del problema, quale cambiamento attivo e consapevole potremmo attuare? Siamo disposti a guardare dall’altra parte del vetro? A guardare dentro noi stessi? È Ahmen che ha bisogno dell’impiegato? O è l’impiegato che ha bisogno di lui?

Cromo Collettivo Artistico è una compagnia indipendente under 35 nata in Sabina nel 2020 dall’incontro di sette attrici/attori e un regista, uniti dalla necessità di dare corpo e voce alle proprie istanze attraverso un’impronta autoriale. Con lo spettacolo Ahmen è selezionata a Forever Young 2024 de La Corte Ospitale e Powered by REF 2023. Nel 2024 è finalista del Premio Scenario Adolescenza con “Maìo”.

produzione Cromo Collettivo Artistico
regia Tommaso Burbuglini
con Andrea Perotti, Valerio Sprecacè
dramaturg Eleonora Pace
residenza produttiva Carrozzerie n.o.t
un progetto Romaeuropa Festival 2023 nell’ambito di ANNI LUCE_Osservatorio di futuri possibili
in collaborazione con Carrozzerie n.o.t, Cranpi, 369gradi
corealizzazione residenze Teatro Biblioteca Quarticciolo, Periferie Artistiche – Centro di Residenza Multidisciplinare del Lazio: Twain Centro Produzione Danza e Settimo Cielo
in network con ATCL – circuito multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini polo culturale multidisciplinare regionale

fotografie Danilo Currò

Quando
domenica 20 luglio
ore 15.00

Dove
Teatro Sociale di Gualtieri

Biglietti e altre informazioni
clicca e scorri sotto

Ahmen è un giovane immigrato che tenta di ricongiungersi alla moglie lontana. Il mare che li divide è fatto di carte, documenti e marche da bollo.
Alle prese con una routine sfiancante, ambientata in un surreale autolavaggio e un ufficio immigrazione dove il tempo sembra essersi fermato, tra clienti incontentabili, operatori telefonici e burocrati sfuggenti, Ahmen si affida alla saggezza di un dio che si fa teschio che lo condurrà nell’antro del suo inconscio.

Il progetto Ahmen è nato traendo ispirazione dalla storia di Asim Javed. Arrivato in Italia dodici anni fa dal Pakistan, dal 2021 è ancora oggi alle prese con un intricato ed esasperante iter burocratico indispensabile per ricongiungersi alla moglie lontana.
L’immigrazione viene spesso narrata soltanto attraverso numeri e logiche securitarie, raramente si parla delle battaglie quotidiane di chi è già regolarmente inserito nel nostro sistema. Questo spettacolo vuole spostare lo sguardo proprio su questa dimensione, provando a raccontare la storia di chi, seppur in regola, deve lottare ogni giorno per il proprio diritto ad esistere.

In Ahmen l’odissea del protagonista non si svolge sul mare, ma tra scartoffie, documenti e marche da bollo: un labirinto amministrativo senza un’apparente via d’uscita. In scena pochi oggetti essenziali, evocano l’atmosfera evanescente di un sogno: una lavatrice sporca, un’insegna luminosa che recita APERTO, un plexiglass e un teschio di mucca che osserva la scena dall’alto, e poi proiezioni di un volto frammentato di donna, simbolo di un ricordo che nel tempo si fa sempre più rarefatto e lontano. Viene rappresentata così, attraverso un gioco apparentemente candido e ingenuo, l’asfissiante routine quotidiana del protagonista e la sua conseguente discesa negli inferi kafkiani della burocrazia e dell’incomunicabilità.

La storia di Ahmen si configura così come il viaggio di un eroe contemporaneo, guidato da una forza invisibile che lo spinge a proseguire nonostante le difficoltà.
Entrando in questa narrazione l’obiettivo non è tanto quello di provocare compassione verso l’oppresso, quanto piuttosto tentare di stimolare una riflessione sul ruolo che ognuno di noi ricopre in questa dinamica, sulla nostra parte di responsabilità.
Ci siamo chiesti: se ognuno di noi è parte del problema, quale cambiamento attivo e consapevole potremmo attuare? Siamo disposti a guardare dall’altra parte del vetro? A guardare dentro noi stessi? È Ahmen che ha bisogno dell’impiegato? O è l’impiegato che ha bisogno di lui?

Cromo Collettivo Artistico è una compagnia indipendente under 35 nata in Sabina nel 2020 dall’incontro di sette attrici/attori e un regista, uniti dalla necessità di dare corpo e voce alle proprie istanze attraverso un’impronta autoriale. Con lo spettacolo Ahmen è selezionata a Forever Young 2024 de La Corte Ospitale e Powered by REF 2023. Nel 2024 è finalista del Premio Scenario Adolescenza con “Maìo”.

fotografie Danilo Currò

produzione Cromo Collettivo Artistico
regia Tommaso Burbuglini
con Andrea Perotti, Valerio Sprecacè
dramaturg Eleonora Pace
residenza produttiva Carrozzerie n.o.t
un progetto Romaeuropa Festival 2023 nell’ambito di ANNI LUCE_Osservatorio di futuri possibili
in collaborazione con Carrozzerie n.o.t, Cranpi, 369gradi
corealizzazione residenze Teatro Biblioteca Quarticciolo, Periferie Artistiche – Centro di Residenza Multidisciplinare del Lazio: Twain Centro Produzione Danza e Settimo Cielo
in network con ATCL – circuito multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini polo culturale multidisciplinare regionale

Durata
55 minuti

Prezzi
intero > 8 euro
under 30 > 5 euro

Carnet DU30
4 spettacoli > 20 € / 12 €
6 spettacoli > 30 € / 18 €

Biglietteria
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