Bachar Mar-Khalifé
TERRENI FERTILI FESTIVAL / CONCERTI
Bachar Mar-Khalifé
TERRENI FERTILI FESTIVAL / CONCERTI
Bachar Mar-Khalifé
Live, piano solo
Da Libano / Francia
Quando
mercoledì 25 giugno
ore 21.30
Dove
Teatro Sociale di Gualtieri
Durata
60 minuti ~
Prezzi
intero > 16 euro
under 30 > 10 euro
under 14 > 6 euro
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Originario di Beirut, Bachar Mar-Khalifé è molto più di un affascinante pianista. Compositore, cantante e polistrumentista, la sua musica è quella di un uomo libero; un mix illuminato e percussivo di jazz, elettronica, musica tradizionale libanese e musica contemporanea, che affronta con analogo amore ed energia.
Il suo quinto album, “On/Off”, è stato registrato in Libano nel dicembre 2019, in concomitanza con le proteste popolari che stavano scuotendo il Paese. Bachar contribuisce a questo a modo suo; l’emozione è cruda, la semplicità della sua musica riecheggia la situazione in Libano, il suo Paese. Un’occasione unica per scoprire l’opera di questo compositore libero, esigente e profondo.
Bachar è figlio d’arte: il padre è nientemeno che Marcel Khalifé, suonatore di oud, cantante e star della musica libanese famoso in tutto il mondo. Quando la famiglia scappò in Francia alla fine della guerra, Bachar aveva solo otto anni. E in Francia è rimasto e si è formato come pianista, compositore e polistrumentista.
I suoni di pianoforte, clavicembalo, percussioni, sintetizzatore e nay sono tenuti insieme dalla voce calda e roca di Bachar, che canta in arabo, con incursioni di francese e inglese, mescolando le tre lingue del Libano di oggi, quasi come caricatura di una gioventù che non sa parlare bene l’arabo, e che si sente più a suo agio mischiando le lingue della diaspora e della colonizzazione. I testi delle sue canzoni raccontano storie di esilio e perdita impregnate di dolore, che rimandano ad un ampio repertorio di poesia medio orientale.
Dalla sua musica emergono tutta la nostalgia, l’amore e anche il sentimento di conflittualità nei confronti del Libano: un rapporto complicato dalla censura che più volte lo ha colpito. Altro tema cardine è l’oblio, e la volontà di preservare la memoria in un paese che fa di tutto per dimenticare il proprio passato. Ma Bachar Mar-Khalifé, con la sua musica, sembra aver trovato il modo di risolvere l’apparente inconciliabilità del presente con il passato che permea ancora tutta la narrativa e la produzione culturale contemporanea di questo piccolo, fragile ma vivo paese affacciato sul blu del Mediterraneo.
voce, pianoforte Bachar Mar-Khalifé
Quando
mercoledì 25 giugno
ore 21.30
Dove
Teatro Sociale di Gualtieri
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Originario di Beirut, Bachar Mar-Khalifé è molto più di un affascinante pianista. Compositore, cantante e polistrumentista, la sua musica è quella di un uomo libero; un mix illuminato e percussivo di jazz, elettronica, musica tradizionale libanese e musica contemporanea, che affronta con analogo amore ed energia.
Il suo quinto album, “On/Off”, è stato registrato in Libano nel dicembre 2019, in concomitanza con le proteste popolari che stavano scuotendo il Paese. Bachar contribuisce a questo a modo suo; l’emozione è cruda, la semplicità della sua musica riecheggia la situazione in Libano, il suo Paese. Un’occasione unica per scoprire l’opera di questo compositore libero, esigente e profondo.
Bachar è figlio d’arte: il padre è nientemeno che Marcel Khalifé, suonatore di oud, cantante e star della musica libanese famoso in tutto il mondo. Quando la famiglia scappò in Francia alla fine della guerra, Bachar aveva solo otto anni. E in Francia è rimasto e si è formato come pianista, compositore e polistrumentista.
I suoni di pianoforte, clavicembalo, percussioni, sintetizzatore e nay sono tenuti insieme dalla voce calda e roca di Bachar, che canta in arabo, con incursioni di francese e inglese, mescolando le tre lingue del Libano di oggi, quasi come caricatura di una gioventù che non sa parlare bene l’arabo, e che si sente più a suo agio mischiando le lingue della diaspora e della colonizzazione. I testi delle sue canzoni raccontano storie di esilio e perdita impregnate di dolore, che rimandano ad un ampio repertorio di poesia medio orientale.
Dalla sua musica emergono tutta la nostalgia, l’amore e anche il sentimento di conflittualità nei confronti del Libano: un rapporto complicato dalla censura che più volte lo ha colpito. Altro tema cardine è l’oblio, e la volontà di preservare la memoria in un paese che fa di tutto per dimenticare il proprio passato. Ma Bachar Mar-Khalifé, con la sua musica, sembra aver trovato il modo di risolvere l’apparente inconciliabilità del presente con il passato che permea ancora tutta la narrativa e la produzione culturale contemporanea di questo piccolo, fragile ma vivo paese affacciato sul blu del Mediterraneo.
voce, pianoforte Bachar Mar-Khalifé
Durata
60 minuti ~
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under 30 > 10 euro
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