Diss(è)nten

ven. 3 / 10 / 2014
ore 21.30

Diss(è)nten
Vicoquartomazzini

Tre Cessi. Tre loculi accessoriati. Un luogo oscuro, un “non luogo” che potrebbe essere ovunque: da un autogrill ai sotterranei di Montecitorio. Un luogo ideale per parole che non possono avere spazio altrove, perché troppo esplicite, fatalmente vere. Due Uomini (o quel che ne Resta) fuoriescono dal buio e, ciascuno nella sua cella, cominciano le regolari procedure: guanti di lattice e perlustrazione del cesso. Rumore di passi che si avvicinano. Una terza deformità si appresta ad occupare il cesso rimasto vuoto: il cesso centrale, il cesso del Comando. Una riunione ai massimi Vertici, una riunione tra tre emeriti pagliacci, degni rappresentanti di chi il potere l’inventa, lo promuove e lo detiene.

L’oggetto della riunione è nero come lo spazio che avvolge i suoi partecipanti, gli intenti sono esageratamente inverosimili e il male che ne scaturirebbe sarebbe il parossismo del declino politico, civile e sociale. Una favola acerba, da raccontare quando si vuole impartire una lezione, quando si vuole che un errore non venga più commesso. Una favola che si dovrebbe raccontare più spesso.

Il nucleo principale della compagnia è costituito da Michele Altamura, Nicola Borghesi, Riccardo Lanzarone e Gabriele Paolocà che, nel 2007, si incontrano alla Civica Accademia d’Arte drammatica “Nico Pepe” di Udine.La sfida di VQM è quella di filtrare il Contemporaneo in una miscela reazionaria e innovativa. Lo scopo è quello di rinchiudere il Presente in tempi e luoghi estranei. Il fine è quello di scavare nell’assurda attualità per scoprire la sua logica nascosta. VQM concentra la sua ricerca sul ruolo dell’attore e sulla sua funzione vitale all’interno del contesto teatrale. L’attore pensante, che scrive per la scena, la dirige e infine la abita. Nel 2013 realizzano “Bohèmel”, coprodotto dal Festival Internazionale Castel dei Mondi e dal Teatro dell’Orologio di Roma (Progetto Goldstein).
Nel 2012 realizzano “Il Teatro degli artigiani — Una conferenza spettacolo” progetto finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Sempre dello stesso anno e “La Bandiera” di M. Santeramo, regia di Michele Sinisi – Prod. Vicoquartomazzini / Teatro Minimo -, spettacolo vincitore del Napoli Teatro Festival Fringe E45. Nel gennaio 2011 sono tra i vincitori del Bando della Regione Puglia “Principi attivi 2010 — Giovani idee per una Puglia migliore” con “ I Giganti di Domani” progetto laboratoriale su “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello volto a favorire l’integrazione di adolescenti extracomunitari. Nel febbraio 2011 cominciano a collaborare con Teatro Minimo, coproducendo e interpretando “Il sogno degli Artigiani” scritto da Michele Santeramo e diretto da Michele Sinisi col sostegno del Festival internazionale Castel dei Mondi di Andria (selezione Short Theatre 2011 – Teatro India, Roma). Nel 2010 producono “Diss(è)nten” (Premio Next > Generation Festival 2013, Premio della Critica al playFestival
2013 | Teatro Atir Rinchiera – Milano, spettacolo finalista al Premio Kantor 2010 | Teatro CRT — Milano e inserito nell’ambito della rassegna ARGOToff2011 | Teatro Argot – Roma).

di Gabriele Paolocà
diretto e interpretato da Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Gabriele Paolocà
suoni Dario Tatoli
luci Valentino Ligorio
tecnica Michelangelo Volpe
foto di scena Laura Tota, Nicolò Giangaspero