Il giardino dipinto
gio. 25 / 5 / 2017
ore 10.00 e 14.00
Il giardino dipinto
Compagnia TPO
Intorno ad un cortile di luce colorata che ricorda un tappeto arabeggiante il pittore curdo Rebwar Saeed ci invita ad entrare nel suo giardino. E’ un posto speciale, dipinto con i suoi colori preferiti: il giallo (il giardino di terra), il blu (il giardino d’acqua), il verde (il giardino di foglie), il rosso (il giardino dell’amore). è ispirato al Kurdistan. E’ un giardino-gioco dove esplorare la bellezza della natura, i suoi elementi ed il sapore dell’infanzia. Sulla scena due danzatrici, vestite di giallo e di rosso si muovono sinuose nello spazio ed interagiscono con immagini che appaiono sul tappeto grazie ad un gioco di proiezioni. Anche i bambini possono “disegnare” il loro giardino camminando o rotolando su questo tappeto sensibile. E’ un tappeto “magico”, sotto la superficie luminosa ci sono dei sensori collegati ad un computer che reagiscono al tatto. I quattro giardini colorati si “aprono” con una danza e rivelano gli arabeschi di un giardino orientale. I bambini possono entrare, interagire con i suoni e le immagini ed il gioco si trasforma in esperienza percettiva, in un contatto ludico e originale con le arti.
Il TPO e il Teatro interattivo
Teatro visivo, emozionale, immersivo: negli spettacoli del TPO il protagonista è lo spazio scenico, le immagini, i suoni, i colori. Grazie all’uso di tecnologie interattive ogni spettacolo si trasforma in un ambiente “sensibile” dove sperimentare il confine sottile tra arte e gioco. Danzatori, performer e il pubblico stesso interagiscono insieme esplorando nuove forme espressive oltre le barriere di lingua e cultura. Gli spettacoli prodotti si caratterizzano per l’uso di proiezioni di grande formato, la creazione di ambienti teatrali immersivi e l’impiego di tecnologie interattive alcune delle quali specificatamente sviluppate dalla compagnia per i propri spettacoli.
direzione artistica Francesco Gandi, Davide Venturini
coreografia Anna Balducci, Luisa Cortesi
disegno Rebwar Saeed
visual design Elsa Mersi
sound design Spartaco Cortesi
computer engineering Rossano Monti, Martin Von Günten
voce Caterina Poggesi
costumi Loretta Mugnai
con la collaborazione di Stefania Zampiga