Maria Mazzotta

Maria Mazzotta
Amoreamaro
in concerto

a Villa Malaspina 

Amoreamaro, il nuovo album di Maria Mazzotta è un’intensa e appassionata riflessione, da un punto di vista femminile, sui vari volti dell’amore: da quello grande, disperato e tenerissimo a quello malato, possessivo e abusato.
Con Amoreamaro Maria Mazzotta ci parla dell’amore. Amore non come illusorio monolite di felicità, ma come complesso e sfaccettato ventaglio di emozioni che si dispiega talvolta anche sul filo della sofferenza e delle inevitabili disarmonie, che trova attraverso il canto e la musica la catarsi, la consolazione, la forza e la cura. Ed è proprio nei due brani inediti in lingua salentina che alberga il cuore del disco con il suo ideale potere taumaturgico, quello delle dolorose ballate d’amore come Nu me lassare e della pizzica come Amoreamaro, che dà il titolo all’intero lavoro.
A completare questo affresco troviamo una selezione di stornelli e brani di tradizione riarrangiati e arricchiti con nuove sonorità e parole, fino ad arrivare a canzoni d’autore che hanno fatto la Canzone Italiana e che affondano le loro radici in vari repertori orali come Lu pisci Spada di Domenico Modugno, Tu non mi piaci più, portata al successo da Gabriella Ferri, e Rosa canta e cunta della grande cantautrice siciliana Rosa Balistreri.

Amoreamaro è un disco con pochissima strumentazione, ma che in realtà cela un lavoro molto profondo, sia per i temi che tocca, sia per i meticolosi arrangiamenti e la tecnica che lo caratterizzano: “La vocalist pugliese ha attacco perentorio, un vibrato controllato alla perfezione, una luminosità rotonda nel timbro che spesso piega sapientemente verso una sorta d’improvvisa e ruvida asprezza: risorse espressive che vengono da una lunga pratica. Mazzotta qui canta in pugliese, in siciliano, in sardo, in romanesco” (Guido Festinese, giornaledellamusica.it).
Maria Mazzotta, una delle personalità musicali tra le più emblematiche del Sud Italia, già nel Canzoniere Grecanico Salentino, è arrivata ad essere una delle voci più apprezzate del panorama della world music europea.

Ad accompagnare la splendida voce della cantante sarà la fisarmonica di Vince Abbracciante, musicista creativo e virtuoso, oltre che progettista di un nuovo sistema per il cambio dei registri dello strumento. Di lui, sulla rivista francese Jazzman, Richard Galliano ha detto: “Chi più mi ha impressionato è un giovane italiano, originario della Puglia: si chiama Vincenzo Abbracciante. In ogni brano mi ha imbarcato in una storia e commosso.”

voce, tamburello Maria Mazzotta
fisarmonica Vince Abbracciante

Appunti sul paesaggio:
Villa Torello-Malaspina

Villa Torello, Villa Malaspina, Villa Guarienti, ma sempre conosciuta, almeno fino dal XVI secolo ad oggi come la Palazzina.

La Palazzina sorge al termine del viale ortogonale alla strada principale e la torre d’ingresso è esattamente di fronte all’Oratorio della Concezione. Nell’area in cui si trova la villa sono stati rinvenuti consistenti reperti di epoca romana. Il nucleo originario è probabilmente identificabile con l’antico castello del vescovo di Parma, ricordato in un documento del 1388.

Passò ai Torello agli inizi del XVI secolo. La villa si presentava allora a pianta rettangolare con due piani, attraversata da un un androne e circondata da un doppio fossato con ponte levatoio, una “curtis” vera e propria. Nel 1835 passò ai Malaspina e in seguito ai Guarienti, attuali proprietari. Nel 1840, su fermento di Maria Scotti, fu ristrutturata in puro stile neoclassico ad opera dell’architetto Domenico Marchelli, trasformando la pianta originaria a doppio cubo in forma di “L”. La facciata sud, che si affaccia su un giardino naturalistico, è caratterizzata da un corpo centrale asimmetrico leggermente sporgente, coronato da un timpano triangolare, che sormonta una finestra termale con statue e un loggiato aggettante su colonne doriche senza plinto.

Il giardino, progettato da Pietro Marchelli, secondo i canoni romantici, rappresenta uno degli esempi più interessanti di giardino pittoresco all’inglese nel reggiano. Ragione e sentimento volteggiano tra le geometrie distese davanti alla villa e vagano curiosi nei colori degli ornamenti naturalistici tra finti ruderi, acque, ponti, scale, ghiacciaie, grotte, statue e in mezzo al bosco emerge come resto di una terme romana la statua di Ercole che soffoca Caco il ladro di buoi. Le serre neoclassiche sono un lungo porticato, con sottilissime semicolonne classiche addossate a pilastri e sormontate da finestre rettangolari si affacciano leggere sul prato. L’edificio è composto da due corpi disposti ai lati di un corpo centrale arretrato e timpanato, memore delle mode del giardinaggio inglese.

Un posto fatato e così reale da compiacersi in pieno i soli i suoni della natura e dei propri pensieri respirando quel silenzio prodotto dallo stormire delle foglie. Quando non passa il treno.

Gianluca Torelli

I concerti di Fuoriuscite sono realizzati con la collaborazione e il contributo di

Quando
domenica 5 settembre
ore 21.30

Dove 
Gualtieri, Villa Malaspina.
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Durata 
70 minuti

Biglietteria / Prenotazioni
Ingresso a offerta libera.
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Nel programma di
Stagione 2021
Fuoriuscite

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