Duo Rodriguez – Del Rio

dom. 7 / 7 / 2019
ore 21.00
90 minuti
Biglietteria
Evento gratuito sino ad esaurimento posti
Ghiarone
A Pieve Saliceto di Gualtieri.
Presso la rotatoria all’incrocio fra via Pieve, via Ghiarone e via Zappello

Duo Soto Rodriguez – Martìn del Rio
in concerto
alla rotonda del Ghiarone

La musica del Duo Soto Rodriguez – Martìn del Rio fonde al suo interno l’essenza degli strumenti a percussione di origine africana con la grande tradizione musicale del continente sudamericano.
Un incontro tra sonorità che raccontano di passioni, istinti e sensazioni che prendono forma e struttura grazie al lavoro cantautorale di Amilcar Soto Rodriguez.

Come l’occhio all’interno di un caleidoscopio vede figure geometriche, colori e simmetrie in continuo mutamento create dalle riflessioni negli specchi, allo stesso modo, le musiche di Rodriguez portano chi le ascolta all’interno di un caleidoscopico immaginario di quello che è l’immenso giardino musicale latino-americano.

Amilcar Soto Rodriguez compositore e chitarrista peruviano, interpreta i propri brani e le canzoni di molti cantautori latinoamericani accompagnato dalle percussioni e dai ritmi del Maestro Josè Martìn Del Rio di Cuba.

voce e chitarra Amilcar Soto Rodriguez
voce e percussioni Josè Martìn del Rio

Appunti sul paesaggio

Ghiarone, non si sa da quando questa strada porta questo nome, ma sembra che derivi dalla presenza di un grosso sasso posto all’inizio della deviazione del Trivio verso il Po. Via Zappello fa quadrivio, ma questa è un’altra storia.

Questo “Ghiarone alias Giaròn” è ricordato per i numerosi inciampi procurati ai passanti sia a piedi, sia a cavallo, sia carrozzati. Era un sasso paracarro? Un sasso errante che qui trovò dimora? Un sasso dimenticato lì chissà da chi? Uno dei sassi lanciati dal Furioso Orlando tradito? Un piapiaco Termine, visto che ci troviamo in trivio, quasi quadrivio? Non si sa, fatto sta però che le aree alluvionate presso il Po erano dette “giare”, come si evince da antiche mappe.

Ma questo trivio, che non riguarda la Grammatica, la Retorica e la Dialettica è semplicemente una strada proveniente da oriente che si divide in due: una va verso l’importantissima Plebs, già esistente prima del 1000, e l’altra prosegue verso Boretto, ma con due scarti importanti, uno a capo levante e l’altro a capo ponente, dove un tempo avremmo trovato due castelli: Castello dei Rasori a ovest e Castello di Walther (Castrum Valterii) a est.

Pieve Saliceto, in realtà è un lungo paese che sorge sul groppone curvo di un grosso drago arenatosi nelle sabbie padane irte di salici, ma dalle carni fertili. Quindi se proveniamo da Castel Gualtiero, al trivio dobbiamo decidere se avviarci verso il santuario dell’Annunciata, ricostruita nel 1653-1659, o trovar mestiere d’armi nei castelli di sanguigni signori. Or l’uno or l’altro?

Ponderiamoci nel mentre nell’albergo dalla bifora veneziana alla Coducci, forse un tempo triviale bettola, che proprio dal trivio ci invitava trivialmente a beneficiare dei piaceri che la vita concede. In questo trivio, nel 1840, tanti “giovinastri d’ambedue i sessi danzavano a tutta forza” sulla pubblica via al tempo dei “divini uffizi”, al canto del violino di Pietro Cagnolati, detto Pidino, prima d’esser spogliato del violino e poi tradotto nelle carceri! Straviati ragazzi e malvagi violinisti che cercavano in aggiunta al peso della miseria un poco di insostenibile leggerezza di essere.

Gian Luca Torelli

Nel programma di
Stagione 2019
Fuoriuscite!

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