Calcinacci

Calcinacci
Claudio Larena

Spettacolo finalista Direction Under 30

In scena un muro e un operaio.
Lo vediamo solo in perenne dialogo con il muro e con la materia che andrà a rivestirlo. Lo vediamo vigile, rispettare delle regole che si tramutano in gesti e in azioni, in partiture meccaniche e risolute che non possono avvenire se non in quel quadrato di telo protettivo posto davanti alla parete. Questo è il luogo dello sporco, della polvere e allo stesso tempo della disciplina. A suo modo un luogo sacro dove probabilmente il soggetto in questione compie continuamente giorno per giorno le stesse azioni, fino a farle diventare degli automatismi dai quali cercherà di scappare, volendosi raccontare e definire al di fuori di queste, per poi tornarci come se un elastico lo tenesse legato al muro che, per ogni tentativo di fuga, lo richiama all’ordine.

Il muro è uno specchio che non riflette, è una possibilità, non è un limite, è un lavoro e una relazione concreta che non può mutare. Davanti a lui l’operaio che vediamo lavorare in modo asettico e preciso e che appena si stacca dal muro o si volta dandogli le spalle pronto a raccontarsi, si pietrifica, mette tutto in discussione, si contraddice, ha paura di definirsi felice e risolto. Come possiamo accettare la realtà che noi stessi abbiamo costruito, senza vergognarcene, senza lamentarcene o nel caso in cui ne siamo orgogliosi, senza renderla più grande e importante di quella che è?

La riflessione sul muro nasce dalla lettura di “Memorie dal sottosuolo” di Dostoevskij, che usando il muro come metafora distingue gli uomini che davanti a questo vedono la possibilità di mettersi in discussione e guardare indietro, dagli uomini che davanti ad un muro si rassicurano, contenti di poterci ritrovare i propri limiti. L’intento del lavoro è quello di fare della metafora del muro di cui l’autore ci parla una condizione reale e concreta dalla quale l ‘operaio non riuscirà a fuggire.

Claudio Larena, 1998. Nasce e vive a Roma. Studia presso tre diversi licei artistici di Roma e intraprende subito dopo il diploma un percorso come artigiano. Fra il 2017 ed il 2018 frequenta il suo primo laboratorio teatrale. A seguito di 3 anteprime durante la stagione 2018/2019, nell’ottobre del 2019, diretto da Dante Antonelli, debutta ufficialmente al Romaeuropa Festival nello spettacolo “Atto di adorazione”. Nel frattempo prosegue l’esperienza e la formazione teatrale collaborando con compagnie italiane ed internazionali con particolare attenzione all’ambito performativo ed avvia un percorso cinematografico interpretando ruoli in diverse produzioni, tra le quali il cortometraggio “Amateur” diretto da Simone Bozzelli, che nell’estate 2019 è stato selezionato in concorso al Festival del Cinema di Venezia. Nel 2020 vince il bando Powered By Ref (prodotto da Romaeuropa Festival) con il suo primo progetto autoriale: Calcinacci. Nel 2021 Debutta nuovamente con il regista Dante Antonelli al RomaeuropaFestival nello spettacolo “Atto di Passione”. Nel 2022 vince il bando Eretici con il suo secondo progetto autoriale: Lena, per il quale ottiene 4 periodi di residenza presso La Corte Ospitale e il Teatro Dimora Di Mondaino

di e con Claudio Larena
progetto selezionato Powered by REf 2020 – Romaeuropa Festival
con il sostegno di Spazio Rossellini / Carrozzerie NOT /
Associazione Culturale Chiasma (a cura di O-studio) / Artisti Associati
in collaborazione con 369 gradi
consulenza artistica Arianna Pozzoli
consulenza disegno luci Francesco Tasselli
cura del suono Lorenzo Minozzi

Quando
domenica 24 luglio
ore 15.00

Durata
50 minuti

Biglietteria / Prenotazioni
Gli spettacoli in programma per la nona edizione di Direction Under 30 hanno biglietto unico di 5 euro. Prenotazioni online

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