Un po’ di più

dom. 21 / 7 / 2019
ore 15.00
55 minuti
Biglietteria
Biglietto unico = 5 euro

Un po’ di più
Bernabéu / Covello

Una giovane donna cammina, vacilla sui frammenti di una sedia disseminati sulla scena. Inventa i suoi passi lungo il percorso, cerca invano una stabilità che è stata appena sconvolta dall’incontro con l’altro. Una danza esplode in un minimo spazio vitale.

Accanto a lei, l’altro rimane impassibile a ciò che a pochi centimetri da lui già vaticina il cambiamento. Intento nel suo agire, mette insieme pezzi, ricompone in sedia ciò che è stato tragitto. Al compimento della sua opera però coincide la fine della sua stabilità solitaria e l’inizio della ricerca di un nuovo equilibrio a due, precario, vivo e pulsante.

I due personaggi si trovano immersi in un viaggio alla scoperta dell’altro e di se attraverso una quotidianità densa e straordinaria fatta dai loro corpi, gesti e parole. Parole che diventano carne, danza che stravolge l’ordinario e ridona la magia ai piccoli gesti che ritmano la loro vita. Solo un centimetro, solo un briciolo di forza in più e sarebbe il crollo.

Al centro del palco, un tavolo in equilibrio su un solo asse. Il suo oscillare scandisce le loro incertezze, le loro fragilità e diventa il campo delle loro battaglie alla ricerca di una continua rinascita. Ricerca che conducono con la veemenza del gioco, con la tenacia della preghiera. La loro lotta costante contro la caduta del tavolo crea una tensione che innerva tutto lo spettacolo, e fa sentire lo spettatore vivo e partecipe di questa sospensione.

Nutriti dalla paura e dalla loro ambizione al volo, guidano lo spettatore in un viaggio che unisce la liricità del sogno, la brutalità dell’abitudine e l’inevitabilità della rottura. Invitandoci nella loro intimità, raccontano il saper riconoscersi, aspettarsi, allontanarsi e forse, ritrovarsi.

 

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Lorenzo Covello viene dal circo e si è orientato verso un approccio teatrale del palcoscenico: parola, teatro fisico, sguardi, sospensioni. Zoé Bernabéu invece attraverso la danza contemporanea, il movimento, il gesto, il respiro. Tutti e due si ritrovano nell’importanza data a una fisicità sempre al servizio di un senso, di un’urgenza. Inizia così un processo di ricerca di un linguaggio ibrido che ha aperto una piena contaminazione tra le discipline. Questo offre una sfida importante, come interpreti ma anche come registi e coreografi. L’ambizione è verso una una forma di rappresentazione accessibile, fruibile da un pubblico trasversale, per la condivisione di un teatro e di una danza contemporanei con un pubblico eterogeneo e non di settore. Coinvolgere emotivamente il pubblico, smuovere e smuoverci, preservando sempre le esigenze e specificità delle nostre pratiche. Viene attraversato un processo di scrittura e di improvvisazione in cui si rimane sempre in tensione verso questo equilibrio sottile tra complessità e semplicità.

performer e regia Zoé Bernabéu
performer e regia Lorenzo Covello