Solo per Arco

sab. 10 / 10 / 2020
ore 12.00, 15.30 e 19.00
dom. 11 / 10 / 2020
ore 12.30, 15.30 e 19.00
15 minuti
Biglietteria
Gli eventi della due giorni di inaugurazione del graticcio sono aperti a tutti su prenotazione.
L’ingresso per le performances e per le visite guidate è a offerta libera.
È possibile prenotare il proprio posto tramite il servizio di biglietteria.
Misure di prevenzione Covid-19
Vuoi sapere come applicheremo le misure di prevenzione Covid previste dal DPCM del 17 maggio 2020 e dalle linee guida fornite dalla Regione Emilia Romagna per lo spettacolo dal vivo? Visita la pagina dedicata cliccando sul link.

Solo per Arco
Elena Annovi

Nella due giorni di inaugurazione del nuovo graticcio del Teatro Sociale di Gualtieri una performance di danza verticale valorizza gli interventi di riqualificazione eseguiti.
Scopri anche gli altri appuntamenti della due giorni!

Solo per Arco è una performance di danza verticale pensata e ideata per i due grandi archi che caratterizzano il Teatro Sociale di Gualtieri.

Nel 2016 Elena Annovi ha esplorato alcune delle potenzialità di utilizzo spaziale e aereo del Teatro Sociale di Gualtieri, con la performance dal titolo Di Fragile Essenza: in quell’occasione la Annovi danzava, avvolta dalla cornice dei palchetti, scendendo e risalendo il vuoto della ex-platea sospesa nel foro del lampadario.

Questa volta l’artista presenterà un solo di danza verticale, sviluppato ancora una volta ad hoc per lo spazio: la cornice scenica sarà costituita dall’altissimo muro-fondale che sta alle spalle dell’ex-palcoscenico e che separa l’interno dall’esterno. Questo muro è incorniciato da un enorme arco a sesto acuto (simbolo e icona identitaria del Teatro Sociale di Gualtieri) e al tempo stesso porta il segno preciso di quella che era l’antica arcata dello scalone cinquecentesco di Palazzo Bentivoglio, che farà da fondale in bassorilievo alla performance. E proprio dal gioco visivo di questi due archi inscritti uno nell’altro che nasce il titolo della performance della Annovi, Solo per Arco.

Una performance che nel suo compiersi utilizzerà per la prima volta in assoluto il nuovo graticcio, sia come elemento scenotecnico per l’appendimento, sia come elemento scenografico, in grado di rovesciare ancora una volta la visione del teatro, nella direzione di un utilizzo potenzialmente a 360 gradi.

Questo lavoro nasce, oltre che dalle suggestioni spaziali date dal Teatro Sociale di Gualtieri, da una domanda su cui l’artista si è interrogata intensamente durante la scorsa primavera: cosa è la libertà? Sebbene l’esplorazione delle possibili risposte a questa domanda rimanga processo inesaurito ed inesauribile, la tensione che anima la ricerca si trasforma in azione coreografica da condividere con lo spettatore.

Ad accompagnare il solo di danza verticale di Elena Annovi sarà la musica dal vivo di Manuel Attanasio, che attraverso voce, musica elettronica e loop station creerà un mondo invisibile dove l’artista, gli spettatori e le spettatrici potranno avere respiro libero.

Elena Annovi è danzatrice contemporanea, compositrice e performer di livello internazionale. Intraprende la carriera da ginnasta fino all’età di 18 anni. Studia poi danza contemporanea incontrando i maestri quali Raffaella Giordano, Tery Jeannette Waikel, Virgilio Sieni, Inaky Aspillaga, Brighel Gjoka, Monica Casadei, Mikel Aristegui Tello, Wanda Moretti, Urs Stauffer, Marina Mascarell, Masaki Iwana, Hervé Diasnas.
Esplora ad alto livello l’elemento Aria, sviluppando una forte tecnica in Danza Verticale come danzatrice dal 2009 con la compagnia di Danza Verticale il Posto di Wanda Moretti, iniziando poi a trovare un proprio linguaggio e portando avanti una ricerca personale come artista e performer, sperimentando il lavoro con il corpo, lo spazio e l’immagine installativa e scrivendo molti progetti che la vedono in scena in relazione a spazi non convenzionali.
Dal 2006 con l’apertura dei Giochi Olimpici di Torino gira il mondo con diverse compagnie di fama mondiale quali: Materiali Resistenti Dance Factory, Il Posto Vertical Dance, Kitomb, Artemis Danza. Lavora al Teatro alla Scala e nel 2019 danza al Teatro Nazionale di Pechino. Collabora con artisti quali Paolo Fresu, Dino Merlin, Fura del Baus. Dal 2013 inizia la collaborazione con lo studio fuse* che la vedrà in veste di artista, interprete e coreografa degli spettacoli: N4, Ljos e Dökk e performance per l’installazione Multiverse, iniziando quindi il suo percorso di sperimentazione tra corpo e arti digitali che la vede impegnata in tour mondiali tra America, Asia e le principali città Europee.

Manuel Attanasio è un artista poliedrico, musicista elettronico, cantante e sperimentatore della voce. Dal 2001 si occupa di installazioni sonore in cui convergono l’utilizzo di materiali come l’acqua, la terra, il fuoco, la luce, lavorando di continuo al concetto di vibrazione. É cantante e compositore, porta avanti il progetto Mowman, duo elettroacustico con all’attivo tre produzioni discografiche e presenze in festival con artisti come Al Jarreau, Asian Dub Foundation, AfterHours, Mannarino ed altri. Collabora costantemente con l’attrice e performer Arianna Porcelli Safonov e nel 2019 presenterà il suo secondo disco in solo. Decimomantra è il titolo di un docu-film in cui oltre alle musiche ha collaborato alla regia, in uscita anche il suo nuovo disco con Mowman e la collaborazione con il duo Vocione.

di e con Elena Annovi
voce ed elettroniche Manuel Attanasio
disegno luci Mattia Fasolo
fotografie Fabio Sau

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